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La crescita dei denti permanenti

5 cose che forse non sapevi

La crescita dei denti permanenti è un momento cruciale nello sviluppo di ogni bambino. Molti genitori si trovano a fare i conti con dubbi e preoccupazioni riguardo a questo delicato processo, soprattutto quando i tempi di caduta dei denti da latte sembrano dilatarsi o, al contrario, accelerare rispetto alle aspettative. Anche se si tratta di un processo naturale, ci sono alcuni aspetti che possono suscitare curiosità o preoccupazione. Ecco cinque cose che probabilmente non sapevi sulla crescita dei denti permanenti, e che è utile conoscere per affrontare questo passaggio con maggiore serenità.

1. I denti permanenti iniziano a svilupparsi già durante la gravidanza

Sebbene i denti da latte siano gli unici visibili nei primi anni di vita, i denti permanenti iniziano a formarsi molto prima di quanto si possa pensare. La formazione delle gemme (o "germe") dei denti permanenti inizia già durante la gravidanza, e questo processo continua nei primi anni di vita del bambino, con tempistiche diverse a seconda del tipo di dente. I denti permanenti, a partire dai 4-5 anni, iniziano a spingere verso la superficie, preparando il terreno per il momento della permuta. È proprio questa spinta che, progressivamente, consuma la radice dei denti da latte, rendendoli sempre più instabili fino alla loro caduta. La presenza dei nuovi denti è, quindi, molto più precoce di quanto si possa pensare, anche se rimane nascosta agli occhi.

2. I primi denti permanenti a spuntare non sono quelli che pensi

Quando si parla di dentizione permanente, la maggior parte dei genitori si aspetta che i primi denti a fare la loro comparsa siano gli incisivi. In realtà, non sempre è così. Intorno ai sei anni, i primi denti permanenti a spuntare sono solitamente i molari posteriori, conosciuti come "sesti". Questi denti emergono dietro i denti da latte, senza sostituirli, e spesso passano inosservati perché non cadono denti al loro posto. Sono però importantissimi, poiché contribuiscono alla corretta masticazione e guidano lo sviluppo dell’intera arcata dentaria. E' molto importante monitorare attentamente questi molari fin da subito, perché sono spesso soggetti a carie precoci, sia per la loro conformazione sia perchè spuntano in un momento in cui solitamente i bambini non sono ancora così abili ed assidui con lo spazzolino e non sempre riescono a raggiungerli come si deve. 

Per proteggere i molari permanenti dalle carie si ricorre spesso alle sigillature con resine protettive, che stese sulla superficie di questi denti non appena spuntano aiutano a preservarli.

3. I denti permanenti possono avere un colore diverso rispetto a quelli da latte

Uno degli aspetti che sorprende (e delude) maggiormente i genitori, è il colore dei denti permanenti rispetto a quello dei denti da latte. Spesso si nota che i denti permanenti, una volta spuntati, appaiono più giallastri rispetto a quelli da latte, che erano più bianchi e brillanti. Questo cambiamento di colore può destare qualche preoccupazione, ma in realtà è del tutto normale. I denti permanenti contengono una quantità maggiore di dentina, una sostanza che si trova sotto lo smalto e che ha una tonalità più scura. Anche lo smalto dei denti permanenti è più spesso e resistente, il che può contribuire a questa differenza di colore. Col tempo, il colore dei denti permanenti può uniformarsi, ma è sempre bene prestare attenzione all'igiene orale per evitare l’accumulo di placca o macchie dovute all'alimentazione.

4. I denti permanenti sono più grandi e richiedono più spazio

Un'altra differenza importante tra i denti da latte e quelli permanenti è sicuramente la dimensione. I denti permanenti sono più grandi e robusti, e per questo necessitano di più spazio nell’arcata dentaria. Questo può causare qualche problema, soprattutto se l'arcata dentaria non ha ancora raggiunto lo sviluppo completo o se è particolarmente stretta. In questi casi, i nuovi denti permanenti potrebbero tardare a spuntare o farsi strada in posizioni anomale, accavallandosi agli altri, e dare origine a quella che comunemente viene chiamata "doppia fila" di denti.  È per questo che è importante seguire regolarmente il processo di permuta con l’aiuto del dentista, che potrà valutare se ci sia la necessità di intervenire, ad esempio con un espansore palatale, per evitare futuri problemi ortodontici.

5. I denti del giudizio non spuntano sempre (e non è un problema)

Parlando di dentizione permanente, non possiamo dimenticare i famigerati denti del giudizio, che però non sempre compaiono in tutti. I terzi molari, o denti del giudizio, sono gli ultimi a spuntare, solitamente tra i 17 e i 25 anni. Non tutti, però, sviluppano questi denti: in alcuni casi, i denti del giudizio non si formano affatto, mentre in altri rimangono inclusi all'interno delle gengive e non emergono mai. Questo non è un problema, anzi: se i denti del giudizio non emergono o non causano fastidi, non è necessario rimuoverli. Tuttavia, nel caso in cui questi denti provochino dolore, infiammazione o spingano contro gli altri denti, potrebbe essere opportuno valutare la loro estrazione.

Quando consultare il dentista
In tutti i casi, è fondamentale che i genitori monitorino la crescita dei denti permanenti dei loro bambini insieme al dentista di fiducia. Le visite di controllo regolari sono essenziali per assicurarsi che tutto proceda nel modo giusto e per intervenire tempestivamente in caso di problemi. Un'attenzione precoce può evitare complicazioni future, come l’affollamento dentale o problemi ortodontici.

Ogni bambino ha il suo ritmo di crescita, e non è raro che i tempi varino. Tuttavia, un controllo professionale può fare la differenza nel garantire una dentizione sana e correttamente allineata.

Immagine di wayhomestudio su Freepik

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